Bacco dio del vino e dei misteri
Codice: 15680
€ 145,00
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Descrizione
Lavorazione scultorea in creta cotta e dipinta, eseguita interamente a mano dal Maestro Gianpaolo Stella
Con fori posteriori per la possibilità di essere appesa al muro
dimensioni cm 19 x 15
peso gr 580
Bacco (chiamato dai Greci Dioniso) è il dio del vino e dei misteri. È il simbolo dell'ebbrezza, della sensualità e del vitalismo più sfrenato, quale si manifesta nei riti orgiastici in suo onore; ma è anche il dio che assicura ai 'puri', ai fedeli iniziati al suo culto segreto, una sorte beata nell'aldilà. È il dio dell'ambiguità: non a caso fu per gli antichi anche il dio del teatro.
Il mito
Dio della natura feconda e dell'agricoltura, Dioniso (o Bacco per i Romani) avrebbe per primo introdotto tra gli uomini il vino. Secondo il mito era figlio di Zeus e di una mortale, Semele: morta costei prima del parto (folgorata per aver voluto vedere Zeus nel suo aspetto reale), Zeus sarebbe riuscito a salvare il feto cucendolo nella sua coscia; di lì appunto sarebbe nato il dio.
In Atene, a partire dall'epoca del tiranno Pisistrato (6° secolo a.C.), Dioniso fu il dio del teatro. Durante le feste in suo onore (le Dionisie cittadine e rurali e le Lenee) erano eseguiti i ditirambi (ossia i canti dedicati al dio) e rappresentate le tragedie e le commedie. Dioniso fu anche la divinità di culti misterici, cioè di culti che prevedevano l'iniziazione dei seguaci e la segretezza dei riti. Agli iniziati era promessa la beatitudine eterna nell'aldilà. Con questi riti si confusero ben presto quelli orfici, dei quali Dioniso era pure la divinità principale.
Con fori posteriori per la possibilità di essere appesa al muro
dimensioni cm 19 x 15
peso gr 580
Bacco (chiamato dai Greci Dioniso) è il dio del vino e dei misteri. È il simbolo dell'ebbrezza, della sensualità e del vitalismo più sfrenato, quale si manifesta nei riti orgiastici in suo onore; ma è anche il dio che assicura ai 'puri', ai fedeli iniziati al suo culto segreto, una sorte beata nell'aldilà. È il dio dell'ambiguità: non a caso fu per gli antichi anche il dio del teatro.
Il mito
Dio della natura feconda e dell'agricoltura, Dioniso (o Bacco per i Romani) avrebbe per primo introdotto tra gli uomini il vino. Secondo il mito era figlio di Zeus e di una mortale, Semele: morta costei prima del parto (folgorata per aver voluto vedere Zeus nel suo aspetto reale), Zeus sarebbe riuscito a salvare il feto cucendolo nella sua coscia; di lì appunto sarebbe nato il dio.
In Atene, a partire dall'epoca del tiranno Pisistrato (6° secolo a.C.), Dioniso fu il dio del teatro. Durante le feste in suo onore (le Dionisie cittadine e rurali e le Lenee) erano eseguiti i ditirambi (ossia i canti dedicati al dio) e rappresentate le tragedie e le commedie. Dioniso fu anche la divinità di culti misterici, cioè di culti che prevedevano l'iniziazione dei seguaci e la segretezza dei riti. Agli iniziati era promessa la beatitudine eterna nell'aldilà. Con questi riti si confusero ben presto quelli orfici, dei quali Dioniso era pure la divinità principale.
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