DescrizioneLavorazione scultorea in creta cotta e dipinta, eseguita interamente a mano dal Maestro Gianpaolo Stella
Con fori posteriori per la possibilità di essere appesa al muro
dimensioni cm 19 x 15
peso gr 580
Bacco (chiamato dai Greci Dioniso) è il dio del vino e dei misteri. È il simbolo dell'ebbrezza, della sensualità e del vitalismo più sfrenato, quale si manifesta nei riti orgiastici in suo onore; ma è anche il dio che assicura ai 'puri', ai fedeli iniziati al suo culto segreto, una sorte beata nell'aldilà. È il dio dell'ambiguità: non a caso fu per gli antichi anche il dio del teatro.
Il mito
Dio della natura feconda e dell'agricoltura, Dioniso (o Bacco per i Romani) avrebbe per primo introdotto tra gli uomini il vino. Secondo il mito era figlio di Zeus e di una mortale, Semele: morta costei prima del parto (folgorata per aver voluto vedere Zeus nel suo aspetto reale), Zeus sarebbe riuscito a salvare il feto cucendolo nella sua coscia; di lì appunto sarebbe nato il dio.
In Atene, a partire dall'epoca del tiranno Pisistrato (6° secolo a.C.), Dioniso fu il dio del teatro. Durante le feste in suo onore (le Dionisie cittadine e rurali e le Lenee) erano eseguiti i ditirambi (ossia i canti dedicati al dio) e rappresentate le tragedie e le commedie. Dioniso fu anche la divinità di culti misterici, cioè di culti che prevedevano l'iniziazione dei seguaci e la segretezza dei riti. Agli iniziati era promessa la beatitudine eterna nell'aldilà. Con questi riti si confusero ben presto quelli orfici, dei quali Dioniso era pure la divinità principale.