Descrizione“LA FABBRICA DEL DEBITO, DELL’USURA E DELLA DISOCCUPAZIONE.”
di Savino Frigiola
Ed.Pragmateia
Il banchiere Meyer Amschel Rothschild dirà: 'Datemi il diritto di emettere e di controllare il denaro di una nazione e me ne infischierò di chi detta le leggi.' Lo studio di Frigiola, nel filone delle teorie del professor Giacinto Auriti, analizza il ruolo della Banca Centrale che detiene il compito di emettere moneta per conto dello Stato, pur non essendo affatto dipendente dallo Stato, né tanto meno controllata dal potere politico. Bankitalia è una S.p.a., un istituto privato con un capitale sociale le cui quote sono ripartite tra altri istituti di credito, assicurativi e fondazioni bancarie (Cariplo, Banca di Roma, Ina, Ras, Generali, San Paolo-Imi…). Tutte le funzioni che conferivano allo Stato la sovranità monetaria, esercitata in nome e per conto del popolo italiano, sono state pian piano erose dall'istituto di emissione, a proprio favore. Con l’avvento della Banca Centrale Europea le grandi regole del gioco non cambieranno. Questo è gravissimo se si considera che chi detiene il potere di emettere moneta, controlla le leve dell’economia: pilota la produzione, l’occupazione o la disoccupazione, la recessione, l’inflazione o la deflazione; fenomeni creati ad arte che si ripercuotono gravemente sul popolo costretto a pagare con il sudore del proprio lavoro. La Banca Centrale è quindi la reale responsabile dell’incremento continuo del debito pubblico; ecco la <>. Occorre che lo Stato si riappropri della sovranità monetaria e che i cittadini siano riconosciuti proprietari e non debitori del loro denaro; bisogna inoltre adeguare i flussi monetari alle effettive esigenze di una economia nazionale finalmente libera dal giogo dell’usura e ricondotta al servizio della Comunità Popolare. La guerra del “sangue contro l’oro” non è mai finita…