DescrizioneCommiphora Mirra
Balsamico e speziato, l’essenza di Mirra viene estratta dalla resina della pianta. Nei tempi antichi veniva utilizzata per la consacrazione dei Re.
Metodo di estrazione: Distillazione in corrente di vapore
Parte della pianta estratta: Resina
Principi attivi dell’Abete Bianco: erabolene, cadinene, copaene, pinene, limonene
AROMATERAPIA SOTTILE
La pianta da cui si estrae l'essenza è un arbusto spinoso e resistente, che cresce in un clima desertico: incarna la forza vitale che le permette di crescere in luoghi tanto ostili e sembra poterla donare. È un'essenza legata alla preghiera, alla spiritualità e alla meditazione. Medicamentoso per il corpo e per lo spirito, apre alla possibilità di ricevere amore, aiuta a vincere la paura e il dolore della separazione. A livello psicoemotivo amplifica la forza e il coraggio, è particolarmente adatta a chi si sente bloccato emotivamente.
PROPRIETÀ DELL’OLIO ESSENZIALE
Antinfiammatorio, astringente, antisettico, anticatarrale, espettorante, cicatrizzante, antispasmodico, digestivo, tonico, antiparassitario, stimolante delle mestruazioni.
In diffusione ambientale:
Espettorante e antinfiammatorio, è un grande contributo nel caso di malattie respiratorie. Può alleviare il mal di testa, e, in caso di iperattività della tiroide, contribuire alla sua regolazione.
È idonea per creare un ambiente favorevole alle pratiche meditative e alla preghiera.
Massaggio, unzioni e frizioni:
Le sue proprietà cicatrizzanti e astringenti sono particolarmente spiccate, è un portento nel facilitare la guarigione da ferite, ustioni, tagli, ulcere, foruncoli, micosi, afte, gengiviti. Si consiglia di utilizzarla con questo intento all’interno di olio di iperico o in olio di mandorle. In caso di amenorrea e scarso flusso mestruale, si consigliano massaggi a livello addominale.
Viso:
È un ingrediente ideale all’interno di maschere per il viso o creme, specialmente nel caso di pelli devitalizzate e prive di tono, invecchiate. Per questo tipo di utilizzo e per massaggi tonificanti si indica anche l’olio di Jojoba.
Cenni storici e curiosità
La Mirra, appartenente alla stessa famiglia botanica dell’Incenso, fa parte di quei balsami e resine che fin dall’antichità più remota venivano utilizzati durante le cerimonie e i riti sacri. Troviamo le prime tracce del suo utilizzo oltre 3700 anni fa, nell’antico Egitto, dove era offerta al Sole, utilizzata all’interno di cosmetici, profumi, medicamenti e nei processi di imbalsamazione. Dall’Arabia e dalla Somalia questa materia prima preziosissima arrivava in tutti i paesi del bacino Mediterraneo. I profumieri arabi la trasformavano in un olio molto costoso, che veniva conservato in vasi di alabastro. Tutti i testi sacri più antichi, dalla Bibbia ai Veda fino al Corano, contengono un rimando a alla Mirra. Secondo la medicina antica il profumo delle resine aiutava l’uomo sia da un punto di vista spirituale che fisico.